SERVIZIO NAZIONALE PER L'INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

L'Irc e il dialogo interculturale a scuola: il modello di San Paolo

Con la fantasia cerchiamo di creare una proiezione su San Paolo nel nostro tempo e nel contesto scolastico contemporaneo. Quale testo di base utilizzerebbe? Quale sarebbe il suo programma scolastico e quali contenuti principali offrirebbe ai suoi studenti? Quale sarebbe lo spazio che offrirebbe al dialogo con le istanze degli studenti e con quali discipline […]
24 Aprile 2009

Con la fantasia cerchiamo di creare una proiezione su San Paolo nel nostro tempo e nel contesto scolastico contemporaneo. Quale testo di base utilizzerebbe? Quale sarebbe il suo programma scolastico e quali contenuti principali offrirebbe ai suoi studenti? Quale sarebbe lo spazio che offrirebbe al dialogo con le istanze degli studenti e con quali discipline entrerebbe maggiormente in dialogo? Stimolante è una proiezione di questo tipo poiché, nonostante imillenni che ci separano dalle sue lettere, Paolo è maestro del dialogo, dell’incontro tra il vangelo e le diverse religioni, con le culture delle città occidentali che ha raggiunto per evangelizzare Cristo.
Davanti a noi si staglia l’icona del dialogo tra Paolo e i filosofi nell’Areopago, tratteggiata da quel grande narratore che è Luca, negli Atti degli Apostoli: “Ateniesi, vedo che, in tutto siete molto religiosi. Passando infatti e osservando i vostri monumenti sacri, ho trovato anche un altare con l’iscrizione: A un dio ignoto … Per essi ha stabilito l’ordine dei tempi e i confini del loro spazio, perché cerchino Dio, se mai, tastando qua è là come ciechi, arrivino a trovarlo, benché non sia lontano da ciascuno di noi. In lui infatti viviamo, ci muoviamo ed esistiamo, come hanno detto anche alcuni dei vostri poeti: Perché di lui anche noi siamo stirpe” (At 17,22b-28).
La citazione riportata dal Paolo lucano è quella tratta dai Fenomeni 5 di Arato di Soli, poeta del III secolo a.C. e originario, come lui, della Cilicia. Tuttavia, lo stesso dialogo di Paolo con i filosofi è intessuto di citazioni implicite o di evocazioni mutuate dalla teodicea ellenistica del suo tempo che meritano di essere evocate.

testo completo nel file allegato

ALLEGATI