SERVIZIO NAZIONALE PER L'INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

La scelta dell'Irc resiste nel tempo: quindici anni di rilevamento dati

Quando nel 1984 venne firmato l’Accordo di revisione del Concordato lateranense era grande l’attesa per gli effetti del nuovo regime di facoltatività dell’Irc. In tempi di incipiente Auditel la registrazione dell’audience di una disciplina così controversa era il segnale indiscutibile del suo successo o del suo declino. Dopo l’Intesa del 1985 e le numerose disposizioni […]
24 Aprile 2009

Quando nel 1984 venne firmato l’Accordo di revisione del Concordato lateranense era grande l’attesa per gli effetti del nuovo regime di facoltatività dell’Irc. In tempi di incipiente Auditel la registrazione dell’audience di una disciplina così controversa era il segnale indiscutibile del suo successo o del suo declino. Dopo l’Intesa del 1985 e le numerose disposizioni attuative che segnarono quella stagione, il
primo anno scolastico in cui si sperimentò il nuovo sistema fu il 1986-87. Contrariamente alle previsioni, la prima applicazione non diede risultati clamorosi: rispetto alla quasi totalità di alunni che in precedenza frequentava regolarmente le lezioni di religione si ebbe solo un calo medio del 4-5%. Purtroppo non disponiamo di rilevazioni statistiche dell’epoca e dobbiamo affidarci solo alla memoria per ricostruire l’andamento dei primi anni di Irc neoconcordatario.

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