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Notiziario UCN-IRC 2/2000
Documento conclusivo della Sperimantazione
Anni Scolastici 1998-99 e 1999-2000



Ufficio Catechistico Nazionale e Servizio Nazionale per l'insegnamento della religione cattolica - Insegnamento Religione Cattolica


NOTIZIARIO 2


Conferenza Episcopale Italiana
Settore Insegnamento Religione Cattolica


DOCUMENTO CONCLUSIVO DELLA SPERIMENTAZIONE NEGLI ANNI SCOLASTICI 1998-99 e 1999-2000 SUI PROGRAMMI DI RELIGIONE CATTOLICA NELLA PROSPETTIVA DELL´AUTONOMIA SCOLASTICA E DI NUOVI PROGRAMMI


INDICE


Premessa
1. VERSO NUOVI PROGRAMMI DI RELIGIONE CATTOLICA


1.1 Proposta di nuovi programmi di religione cattolica
per la scuola dell´infanzia
1.2 Proposta di nuovi programmi di religione cattolica
per la scuola di base
1.3 Proposta di nuovi programmi di religione cattolica
per la scuola secondaria superiore


2. PER L´APPLICAZIONE
DEI NUOVI PROGRAMMI DI RELIGIONE CATTOLICA


2.1 Strumento attuativo per la scuola dell´infanzia
2.2 Strumento attuativo per la scuola di base


2.3 Strumento attuativo per la scuola secondaria superiore
2.4 Strumento per l´integrazione scolastica degli alunni con disabilità



3. STRUMENTO PER LA FORMAZIONE
DEI DOCENTI DI RELIGIONE CATTOLICA


SCHEDA 1 La riforma in atto nella scuola e le finalità dell´IRC


SCHEDA 2 Le caratteristiche fondamentali dei nuovi programmi di religione cattolica


SCHEDA 3 I contenuti essenziali delle cinque aree tematiche
SCHEDA 4 La formazione in servizio


SCHEDA 5 La programmazione di IRC con l´uso dei nuovi programmi


SCHEDA 6 La valutazione


SCHEDA 7 Elementi di didattica per l´handicap



APPENDICE


Documenti della sperimentazione


1. La scuola, nel nostro Paese, è chiamata ad assumere una più marcata centralità e una maggiore importanza nel processo educativo delle nuove generazioni e a configurarsi come un´istituzione dove l´informazione diventa cultura e la cultura diventa servizio della persona e promozione di valori umani, civili e spirituali.
Essa può raggiungere le sue finalità educative e formative quando il suo insegnamento apre l´orizzonte del sapere a tutta l´esperienza umana, comprese le esigenze interiori e s



pirituali dell´uomo. All´interno di questa prospettiva culturale ed educativa, insieme alle altre discipline si colloca l´insegnamento della religione cattolica. Esso offre il suo specifico contributo al pieno sviluppo della personalità degli alunni, secondo le esigenze proprie di ciascun ordine e grado di scuola. L´insegnamento della religione cattolica si inserisce nel contesto della vita della scuola, rispettandone e valorizzandone le finalità e i metodi.


2. Oggi è in atto nella scuola italiana un processo innovativo legato all´autonomia scolastica (legge n. 59/97) e al riordino dei cicli scolastici (legge n. 30/2000) insieme con un percorso di ripensamento dei contenuti e delle articolazioni delle diverse discipline secondo il criterio della "essenzializzazione". Queste riforme hanno indotto ad avviare un processo che conduca alla proposta di nuovi programmi di religione cattolica, aperto dalla sperimentazione nazionale promossa dalla Conferenza Episcopale Italiana d´intesa con il Ministero della Pubblica Istruzione negli a.s. 1998-2000.
La cultura religiosa, specie quella relativa alla religione cattolica, è parte integrante di un curricolo attento alle esigenze fondamentali della persona. L´insegnamento della religione cattolica rientra infatti nella dimensione antropologica del processo educativo promosso dalla scuola e assume un particolare specifico significato per la promozione dello sviluppo cognitivo, affettivo e sociale degli alunni.
Il contesto dell´autonomia della scuola valorizza la professionalità dell´insegnante, chiamato sempre più a rapportarsi con le scelte educative delle famiglie e il diritto all´apprendimento degli studenti.
La scuola dell´autonomia infatti non è una scuola autoriferita, ma deve sapersi collocare con una capacità propositiva e di dialogo, interagendo con le varie comunità sociali e, tra esse, con la comunità ecclesiale.


3. Il documento - che qui viene presentato e che costituisce l´esito della sperimentazione
pr
om
ossa - ha assunto, nell´esigenza di essenzializzazione dei contenuti, un´attenzione particolare al passaggio dai programmi alla programmazione, avendo un costante riferimento alla centralità della persona in crescita, alle variabili del contesto socio-culturale dell´alunno e ai nuclei tematici essenziali della religione cattolica. Nella logica di essenzializzazione dei contenuti si è ritenuto opportuno articolare la proposta disciplinare secondo contenuti prescrittivi, ritenuti importanti per tutti, e secondo contenuti opzionali, che permettono di disegnare percorsi differenziati per i diversi indirizzi scolastici previsti dalla riforma. Con le matrici progettuali vengono offerti criteri di qualità per una trattazione didattica flessibile e adattabile ai diversi contesti locali.


4. La proposta indica alcune competenze fondamentali da perseguire attraverso l´itinerario didattico. Esse sono intese come abilità critiche del soggetto, che stanno a fondamento degli esiti formativi previsti nei diversi gradi scolastici, in modo diversificato e coerente con la struttura pedagogico-didattica dei rispettivi programmi. Esse sono:
- conoscere le fonti del cristianesimo e le sue verità fondamentali;
- saper elaborare e giustificare, secondo l´età, le proprie scelte esistenziali, in rapporto alla conoscenza della religione cristiana e dei suoi valori;
- saper esporre, documentare e confrontare criticamente i contenuti del cattolicesimo con quelli di altre confessioni cristiane, religioni non cristiane e altri sistemi di significato;
- saper entrare in dialogo con chi ha convinzioni religiose o filosofiche diverse dalle proprie;
- saper riconoscere il contributo della fede in Cristo e della tradizione della Chiesa al progresso culturale e sociale del popolo italiano, dell´Europa e dell´intera umanità.
5. Gli insegnanti di religione sono chiamati a intervenire con competenza e creatività nella elaborazione di percorsi didattici mirati, in rapporto alle esigenze
form
ativ
e degli alunni, alle scelte educative della famiglia, agli stimoli e alle risorse della più ampia comunità sociale. Per questo si rende necessaria una loro formazione, già prevista dalla normativa vigente anche per i docenti delle altre discipline scolastiche. A tal fine il presente documento è da considerarsi un primo strumento per l´organizzazione di corsi di formazione.
6. Quando il Ministero della Pubblica Istruzione emanerà i nuovi programmi per tutte le discipline, la C.E.I. si attiverà presso il Ministero perchè i programmi di religione siano definiti "d´intesa". Già ora, comunque, si vede la necessità di promuovere, in vista dell´adozione dei nuovi programmi, corsi di formazione e di aggiornamento, per tutti i docenti di religione cattolica, specialisti e di classe. A conclusione dei corsi, si dovrebbe accertare attraverso opportune verifiche la riqualificazione professionale dei docenti. Anche ai docenti già dichiarati idonei negli anni passati, dovrà essere richiesto analogo impegno. Con l´entrata in vigore dei nuovi programmi, la partecipazione alle citate iniziative formative e l´esito della verifica costituiranno un elemento importante da considerare riguardo all´idoneità.
7. Questo documento, di cui viene data ampia diffusione in vista delle summenzionate attività di formazione e di aggiornamento, viene ora consegnato alla Segreteria Generale e alla Commissione Episcopale competente per avviare il secondo passo del progetto: l´elaborazione della proposta di programmi da presentare all´Episcopato italiano per la debita approvazione in vista delle procedure di promulgazione da parte dell´autorità scolastica d´intesa con la Conferenza Episcopale Italiana.


Roma, 1 agosto 2000.
Settore Insegnamento della religione cattolica della Conferenza Episcopale Italiana