Ringrazio il Servizio Nazionale Irc, nella persona del Responsabile, Don Vincenzo Annicchiarico, per avermi dato lopportunità in questa sede, di porgere un saluto, in rappresentanza di tutti gli Idr. Saluto le autorità qui presenti, in particolare, Sua Eminenza il Card. Angelo Bagnasco, Presidente della CEI, lOnorevole Maria Stella Gelmini, Ministro dellIstruzione, dellUniversità e della Ricerca, e i Responsabili Irc delle varie Diocesi dItalia.
Facendomi interprete di tanti Idr, che come me svolgono, in comunione con la Chiesa, un servizio istruttivo ed educativo a favore dei ragazzi nella Scuola italiana, attraverso la specificità disciplinare dellIrc colleghi incontrati nei numerosi corsi di formazione e aggiornamento offerti con acutezza e lungimiranza dagli Uffici Irc a livello diocesano, regionale, nazionale ritengo sia importante sottolineare qui il valore della proposta culturale dellIrc, oggi ormai riconosciuto e apprezzato peraltro nel mondo della Scuola, ma anche la valenza educativa di tale disciplina, nel suo peculiare contributo alla
maturazione piena della persona umana.
LIrc, infatti, persegue le finalità proprie della Scuola e come ogni disciplina scolastica, non è fine a se stessa, ma è diretta a formare la persona nella sua globalità. A maggior ragione oggi, che la questione educativa è in primo piano e sempre più urgente è prendersi cura dei bisogni profondi dei ragazzi che, in vari modi, esprimono la loro richiesta di aiuto domandando di essere accompagnati nel processo di maturazione personale e relazionale verso letà adulta.
LIrc mette al centro proprio la persona e i suoi bisogni, tutta la persona, considerandola nelle sue molteplici dimensioni, tra cui quella religiosa, che è propria di ogni essere umano nel suo naturale slancio verso ciò che lo trascende, nella sua radicale apertura alle domande di senso.
Gli insegnanti di Religione cattolica desiderano rispondere con sempre maggior competenza ai bisogni educativi emergenti, non solo consolidando e potenziando la preparazione culturale-disciplinare e progettuale didattica, come daltra parte si è fatto e si fa nel tradizionale percorso formativo di base e di aggiornamento, ma anche, in special modo curando linteriorità, la spiritualità in questo è preziosa, Eminenza, la nostra appartenenza ecclesiale ma anche formandosi nellambito delle strategie comunicativorelazionali,
oggi essenziali per ogni docente che intenda costruire relazioni e dinamiche di apprendimento motivanti e significative per la vita di ciascun allievo e di ciascuna allieva.
Nel processo di riforma della Scuola, poi, Onorevole Ministro, siamo grati per la sua attenzione alla disciplina e siamo pronti a metterci in discussione e a renderci disponibili alle necessarie sperimentazioni, per un miglioramento della qualità della Scuola e dellIrc in essa. In questo quadro, esprimiamo apprezzamento per la volontà che Lei, Signor Ministro, ha espresso di voler affrontare, insieme alla Conferenza Episcopale Italiana, anche la questione relativa alla valutazione dellIrc, per giungere ad una soluzione condivisa.
Una prospettiva per il futuro sarà il mettere in circolo le competenze acquisite, coltivandole nellottica della formazione permanente, umile e partecipata e che coinvolga possibilmente anche docenti di altre discipline, famiglie e realtà educative del territorio, avendo come meta fissa il servizio educativo a favore dei ragazzi.