Beatissimo Padre,
con viva commozione mi faccio interprete della profonda gioia e gratitudine dei numerosissimi insegnanti di religione cattolica giunti qui oggi da tutta Italia per incontrarLa e per ascoltare la Sua parola. Essi rappresentano i circa venticinquemila docenti di religione cattolica della scuola dellinfanzia, primaria e secondaria che, insieme agli insegnanti di sezione idonei a tale insegnamento, portano ogni giorno nelle aule scolastiche con passione e competenza la ricchezza storica, dottrinale, etica e culturale del cristianesimo. Lelevata professionalità, unita alla forte appartenenza ecclesiale e alla passione educativa, fanno di loro una risorsa insostituibile per la scuola, per lintera società e per la Chiesa in Italia.
A venticinque anni dalla revisione del Concordato Lateranense e dallIntesa, che hanno prodotto un marcato rinnovamento dellinsegnamento della religione cattolica nella scuola pubblica, possiamo oggi affermare che tale realtà è una presenza quanto mai viva, qualificata e culturalmente feconda nel nostro Paese. Davanti a quella emergenza educativa di cui Lei stesso, Padre Santo, ha più volte evidenziato la rilevanza e lurgenza, linsegnamento scolastico della religione costituisce una preziosa risposta: unesperienza, offerta a tutti, di approfondimento della dimensione religiosa, di confronto interpersonale e di incontro con il fatto cristiano, così radicato e fruttuoso nella nostra storia.
Dei diversi aspetti che compongono oggi lidentità e la missione dellinsegnante di religione si è parlato nei giorni scorsi, allinterno del Congresso promosso dal Servizio nazionale per linsegnamento della religione cattolica e dal Servizio nazionale per il progetto culturale della Conferenza Episcopale Italiana, dal titolo: Io non mi vergogno del Vangelo (Rm 1,16). LIRC per una cultura al servizio delluomo. È stata unoccasione di intenso approfondimento e di spiritualità, culminata nel pellegrinaggio alla tomba dellApostolo Paolo e arricchita, anche questa mattina, da numerose testimonianze.
Santità, questa vivace assemblea vuole manifestare, davanti a Lei, la gioia e la bellezza dellinsegnare religione, nonostante le grandi responsabilità e il quotidiano mettersi in gioco che questo comporta. Stimolati e orientati dal Suo luminoso insegnamento ognuno tornerà fra i propri alunni e colleghi rinfrancato e spronato a diventare testimone sempre più credibile di una fede amica dellamore, della libertà, dellintelligenza.
Grazie ancora, Padre Santo. Ci benedica!
Angelo Card. Bagnasco
Presidente della Conferenza Episcopale Italiana