SERVIZIO NAZIONALE PER L'INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Avvalentisi 2022/23

I dati relativi all’anno scolastico 2022/23 restituiscono un quadro di sostanziale stabilità
16 Gennaio 2024

L’insegnamento della religione cattolica nella scuola è un’opportunità di formazione culturale e umana che piace alle famiglie e che coinvolge la stragrande maggioranza degli alunni, che liberamente la scelgono.

Lo conferma la rilevazione sui dati degli avvalentesi che ogni anno la CEI conduce, con la collaborazione delle Diocesi, e che vede un totale di avvalentesi pari all’84,05%, con una diminuzione dello 0,39% rispetto all’anno precedente. Nel dettaglio, nelle scuole dell’infanzia si avvale l’87,69 degli alunni, nelle primarie l’88,13, nella secondaria di I grado l’85,15 e nella secondaria di II grado il 78,03.

Fermandosi su questi ultimi, è particolarmente significativo l’alto numero di adolescenti che scelgono l’IRC: generalmente non frequentano le parrocchie o i gruppi ecclesiali, ma non rinunciano a questo spazio libero di approfondimento e di confronto dentro la scuola.

Inoltre, l’IRC è frequentata da alunni provenienti da altri Paesi, da contesti culturali e religiosi diversi dal nostro, a riprova del fatto che non si tratta di un’ora “dei cattolici”, ma di tutti coloro che desiderano conoscere il fatto religioso e accostarsi ad esso con curiosità, voglia di apprendere e spirito critico. Come ricordava il ministro Giuseppe Valditara qualche giorno fa, l’insegnamento della religione spinge ad “andare alle radici della nostra civiltà”, costituendo un’occasione di “confronto e dialogo su principi etici e morali che da sempre accompagnano le civiltà nel loro cammino”.

L’IRC è patrimonio di tutta la scuola e non solo di una parte. Un esempio di quelle alleanze educative oggi tanto invocate. È uno spazio di libertà in cui i giovani si sentono ascoltati e in cui affrontano temi che altrimenti non avrebbero la possibilità di approfondire.

Una bella esperienza portata avanti nei mesi scorsi e presentata presso il Museo Ebraico di Ferrara è quella delle schede sull’ebraismo per i libri di testo e la didattica dell’IRC che la Conferenza Episcopale Italiana e l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane hanno elaborato insieme e che costituiscono anche la base per la formazione degli insegnanti di religione su temi così rilevanti oggi. L’IRC, infatti, permette di conoscere le principali tradizioni religiose e offre un contributo anche alla lotta contro l’antisemitismo e ogni forma di pregiudizio e intolleranza.

A proposito degli insegnanti, è a loro che si deve questo alto gradimento, segno di una qualità educativa e didattica che va riconosciuta.  Sono infatti “educatori preparati e appassionati che arricchiscono l’esperienza scolastica con un’occasione unica di dialogo, approfondimento culturale e confronto interdisciplinare” (card. Matteo Zuppi). Il prossimo concorso per l’assunzione in ruolo di migliaia di docenti, come previsto dalla legge, va nella direzione giusta di dare stabilità a chi si spende con competenza e passione per la crescita dei nostri ragazzi.

Ernesto Diaco

Responsabile del Servizio Nazionale per l’IRC